PINO3000
IL VINO ICONICO DELLA SIGNORA ANGELIKA
Siamo ospiti dell’Hotel Das Central di Sölden nella Ötztal, Tirolo austriaco a pochi chilometri dall’alta val Passiria, verso mezzogiorno ci avviamo a piedi per raggiungere la partenza della cabinovia situata lungo la strada principale del paese. Arrivati al grande edificio che ospita la Gaislachkogel, cabinovia in due tronconi che porta ai 3.048 metri della vetta, ci districhiamo dal “traffico” di biker che salgono in quota per poi buttarsi verso valle affrontando rettilinei e curve mozzafiato. Entriamo nella cabina e passiamo il tempo osservando il panorama, il percorso riservato ai biker e le loro evoluzioni. Saliamo, dopo la stazione intermedia ai 2.176 m.s.l.m ci involiamo per raggiungere i 3.040 metri della vetta. Lassù il panorama è lunare eppure ci si presenta una costruzione tecnologica, trasparente per via delle pareti tutte in vetro, ancorata alla roccia si sviluppa su tre livelli, due terrazze! L’abbiamo vista anche al cinema e in televisione perchè vi sono state girate scene del film “Spectre”!
Saliamo sulla terrazza che sovrasta la parte più estesa dell’intera costruzione, quella occupata dal ristorante ICE Q, ci viene offerta in degustazione l’ultima annata del vino Pino3000, vengono servite cinque versioni di tapas in abbinamento all’annata presentata, poi si scende al piano inferiore dove con l’ausilio della tecnologia siamo in collegamento con i viticoltori che contribuiscono alla produzione del vino “inventato” dalla proprietaria di questo gioiello architettonico e dell’Hotel 5***** Das Central in quel di Sölden. Frau Angelika Falkner è una grande donna, gestisce un hotel cinque stelle di 125 stanze e qualche dipendente in più del numero delle stanze, nel suo hotel spiccano i 1.500 metri quadri della zona benessere, il ristorante dove si imbandiscono cene gourmet accompagnate dai vini della loro prestigiosa cantina! Personalmente ho terminato la visita curiosando nella cantina del ICE Q in cui sostano le barriques prima di esserne imbottigliato il prezioso contenuto di Pino3000, così ho degustato in anteprima il vino che si affina in queste barriques usate e di roveri diversi.
Prima, durante il collegamento con i produttori dei Pinot assemblati per “creare” il Pino3000, abbiamo conosciuto i volti e le idee di chi contribuisce a fornire le tre basi di questo iconico vino, si tratta del proprietario del Vigneto Paul Achs, Austria, 22 ettari. I vitigni rossi più pregiati. Un perfetto Pinot Noir. Nel rinomato vigneto Paul Achs, su suolo calcareo, nasce un vino sofisticato, che rende onore alla sua cantina; poi di seguito abbiamo conosciuto quello del Dr. Heger. Il suo nome è sinonimo di vini di prima qualità. Sui vigneti Ihringer Winklerberg e Achkarrer Schlossberg vengono prodotti i vini più esclusivi della Germania. Gault Millau e Eichelmann hanno assegnato ai prodotti dell’azienda vinicola Joachim Heger il titolo di “Winzer des Jahres 2013” (viticoltore dell’anno 2013). Con il suo gusto raffinato e la sua esperienza, arricchisce notevolmente tutte le sfaccettature del PINO 3000. Quindi ci siamo collegati con il bravissimo enologo Wolfang Tratter della cantina St. Paul/San Paolo dell’Alto Adige che oltre a fornire uno dei vini base, segue anche l’evolversi delle uve nei vari siti di modo da ottenere sempre il meglio nel blend finale, ne segue poi l’invecchiamento nelle bariques e l’imbottigliamento!
Tornati in Hotel abbiamo l’appuntamento per l’aperitivo a cui seguirà la cena di gala. Come aperitivo ci viene offerto il Pas dosé, Blanc de blancs, millesimato Praeclarus della cantina St.Pauls/San Paolo, si tratta di uno spumante con uve raccolte a mano, pressatura soffice dell’intero grappolo, il vino ottenuto matura in botti di legno grandi per alcuni mesi e quindi è trasferito in bottiglia per la spumantizzazione. Segue poi tutto l’iter del metodo classico in un ex bunker che garantisce una temperatura costante. L’affinamento sui lieviti dura ben 60 mesi! Tra l’altro il Pas Dosé dell’aperitivo ci è stato servito dalla magnum, la bottiglia ideale per offrire migliore qualità allo spumante, e riportava in etichetta l’annata 2014!
Per concludere la serata ci siamo accomodati nella Ötztaler Stube riservata alle cene di gala. La cucina del das Central è sempre stata conosciuta per la sua alta qualità, anche adesso l’executive chef Michael Kofler, è stato sous-chef per anni nella stessa cucina, può vantare piatti di rara bontà, realizzati con prodotti a chilometro zero quali il Lãnghenfelder bio-Alpenhuhn cioè il pollo bio di Längenfelder, un paese della Õtztal, cotto con piselli, yogurt del contadino e mela di Haiminger, o anche il daino di Sölden, oppure il dolce con la Tiroler Edle cioè un cioccolato ricavato con latte e panna della mucca Grauvieh tirolese (grigio alpina). Il servizio al tavolo è stato svolto dal personale di sala con perfetta professionalità e piacevole cordialità!
Logicamente nelle mie note la parte del leone non può non farla il vino e quindi mi dedico all’elencazione di quanto è stato presentato in tavola: 2020 Plötzner Weissburgunder/pinot bianco della Kellerei St. Pauls/cantina S.Paolo. 2017 Ihringer Winklerberg Chardonnay Weingut Dr. Heger (a sorpresa nel calice da vino rosso, non casualmente ma con intenzione ben precisa e spiegata. Devo dire che nel calice per vini bianchi, a cui noi siamo abituati, l’ho preferito!). Poi la sfilata trionfale del Pino3000: annata 2014, annata 2016, annata 2015 e annata 2017. E a finire il Blaufränkisisch Spiegel di Paul Achs (da uve autoctone austriache, presenta la sorpresa di un “odore” animale, che per fortuna, come spiegatomi dal sommelier che faceva il servizio, sparisce dopo un certo tempo di ossigenazione nel bicchiere). A fine cena la signora Angelika ha voluto fare un sondaggio per vedere l’annata del PINO3000 preferita dai commensali… non è uscita vincitrice l’annata 2016, quella votata solo da noi due “sudisti:” il rappresentante della cantina St.Pauls/San Paolo ed io!!!!
Si torna a casa con il ricordo di un’esperienza ricca di sensazioni positive, si sono conosciute persone che nutrono lo stesso entusiasmo per il vino e il cibo… il buon vino e il buon cibo! Si raccolgono i ricordi e si rivivono i momenti salienti di una giornata vissuta intensamente: Sölden lo conosco da molti anni, ci torno sempre volentieri, lì ho conoscenti e amici. Questa volta tutto è stato dedicato a ad un vino così particolare, il resto è rimasto un pò in ombra, ma sarebbe poco onesto non portare nella mente le persone incontrate, l’accoglienza calorosa in Hotel e al Ice Q, particolarmente da parte della signora Angelika e di Sarah che ne cura, con professionalità e il sorriso sulle labbra, marketing e sales, e poi i panorami mozzafiato che incantano sempre, quella luce particolare che inonda l’alta montagna, la cortesia del personale, occupato nei vari servizi, nel rispondere alle curiosità di noi partecipanti… Ho anche una testimonianza tangibile negli scaffali della mia cantina: due bottiglie di Pinot3000 2016 e una 2014, lì ci resteranno ancora per un certo tempo, perchè a parere mio questo è un vino che merita una lunga vita alla giusta temperatura e umidità, al buio, prima di aprire la bottiglia e berlo!