LA “SBOCCATURA DEL CASTELLANO”
DOMENICA FRANCESCO MOSER SARÀ PROTAGONISTA AL CASTELLO DI AVIO
Sarà Francesco Moser il protagonista domenica prossima 9 ottobre (ore 11.30) dell’evento “VINO TRA LE MURA: la sboccatura” promosso dal Castello di Avio come omaggio al TRENTODOC ovvero il gioiello enologico del Trentino che annovera tra i grandi protagonisti anche i vigneti della Vallagarina posti ai piedi del maniero sentinella della Valle dell’Adige meridionale. Da domenica Francesco Moser potrà così abbinare ai vari titoli vinti nella sua prestigiosa carriera sportiva anche quello di primo protagonista di quella che può essere definita la Sboccatura del castellano”. Un titolo enoico simbolico che potrà affiancare ai numerosi riconoscimenti ricevuti in questi anni in Italia e all’estero.
VINO TRA LE MURA: la sboccatura è stato ideato dal FAI – Castello di Avio con l’intento di coinvolgere annualmente i produttori aderenti al Consorzio TRENTODOC.
Il campione trentino è oggi apprezzato produttore enologico assieme ai suoi figli nella tenuta di Maso Warth, a Gardolo di Mezzo, sulla collina a Nord di Trento. Una nuova professione dove sta ottenendo importanti riconoscimenti esattamente come avvenuto nella sua precedente attività professionale. Non a caso la sua top produzione ha ricevuto recentemente l’assegnazione dei Tre Bicchieri Gambero Rosso.
Domenica mattina Francesco Moser sarà protagonista nel giardino del Castello della sboccatura alla volée di alcune sue bottiglie esattamente come facevano decine di anni fa i mastri cantinieri delle più prestigiose cantine del Metodo Classico in Trentino. Ma sarà anche l’occasione per assistere all’apertura di alcune preziose bottiglie con la sciabolatura, un momento speciale praticato storicamente nei prestigiosi ricevimenti ad appannaggio degli alti ufficiali ed oggi salito a rango di momento imperdibile nei festeggiamenti tanto da diventare alternativo alla tradizionale apertura delle bottiglie. L’evento “VINO TRA LE MURA: la sboccatura” fa parte del programma di attività del FAI – Castello di Avio finalizzato alla valorizzazione del mondo rurale della Vallagarina e del Monte Baldo e che a settembre ha proposto vari appuntamenti tra i quali VINO TRA LE MURA: la vendemmia e TERRITORI DA MANGIARE, che hanno registrato un lusinghiero successo di partecipazione.
Un maestoso circuito di torri e mura merlate in un complesso fortilizio concepito per il controllo strategico della valle dell’Adige, ma anche scrigno di un rigoglioso giardino e di preziosi e vivaci cicli pittorici “giotteschi” dedicati all’amore e alla guerra. Donato al FAI da Emanuela di Castelbarco Pindemonte Rezzonico, nel 1977
Sulla sommità di uno sperone del Monte Vignola, che domina la Val Lagarina solcata dall’Adige, si erge da oltre dieci secoli uno dei castelli più antichi e suggestivi del Trentino, appartenuto quasi ininterrottamente alla nobile famiglia dei Castelbarco che nel corso del Medioevo trasformò la fortezza in una piccola corte feudale, meta di artisti e intellettuali. Alla grandiosità del complesso, evidente anche a distanza grazie all’impatto visivo del perimetro di mura merlate e torrioni che oggi cingono un rigoglioso giardino di viti e cipressi, si contrappone la leggiadria degli straordinari affreschi che decorano gli interni della Camera dell’Amore e del Mastio dalla metà del Trecento. Mentre la guerra e le arti militari sono celebrate nel primo edificio da delicate decorazioni e interessanti affreschi, capaci di offrire un autentico spaccato della vita cavalleresca del tempo, nel Mastio è l’amor cortese che trionfa. Nella celebre “Camera di Amore”, tra strali che trafiggono il cuore di una dama elegantemente abbigliata e di un cavaliere appassionato, Amore cavalca un impetuoso destriero infondendo a tutto l’ambiente un ritmo vivace. Il complesso si raggiunge con un percorso che si snoda tra i vigneti e che costeggia la cinta meridionale. L’ampio declivio che si apre al visitatore è un susseguirsi di terrazze sostenute da muretti di pietra, addolcite da filari di viti e slanciati cipressi. Avio è un luogo di inaspettati contrasti, ideale anche per i più piccoli che, attraverso il coinvolgimento di percorsi-gioco, possono divertirsi a conoscere le storie e i personaggi che lo hanno animato nei secoli.
English -A majestic circuit of towers and crenellated walls in a fortress complex conceived for the strategic control of the valley of the River Adige, but also a lush garden and a treasure trove of valuable, vibrant “Giotto-esque” pictorial cycles dedicated to love and war. to FAI by Emanuela di Castelbarco Pindemonte Rezzonico in 1977
The summit of a spur of Mount Vignola, which overlooks the Val Lagarina furrowed by the River Adige, has been adorned for more than 10 centuries by one of the most ancient and evocative castles in the Trentino region. It has belonged almost without interruption to the noble Castelbarco family, which during the Middle Ages transformed the fortress into a small feudal court, frequented by artists and intellectuals.
The great scale of the complex – which is evident even at a distance thanks to the visual impact of the perimeter of crenellated walls and defensive towers that today encircle a lush garden of vines and cypresses – is counterbalanced by the attractiveness of the extraordinary frescoes that adorn the interiors of the Room of Love and the Keep, dating from the mid-14th century. While war and the military arts are celebrated in the former through delicate decorations and captivating frescoes, which offer an authentic encapsulation of the knightly customs of the time, in the latter the focus is very much on courtly love. In the renowned “Love Room”, amid darts that pierce the hearts of an elegantly dressed lady and a passionate knight, Love mounts an impetuous steed, infusing the entire space with a lively rhythm.
The complex is reached via a route that meanders between the vineyards and skirts the southern edge. The wide downward slope that opens before the visitor is a sequence of terraces supported by stone walls, embellished by rows of vines and slender cypresses. Avio is a place of unexpected contrasts and is suitable even for youngsters who, by engaging with game-based trails, can have fun learning about the stories and characters who have brought the castle to life over the centuries.